La storia di un vino è la storia delle persone che lo hanno amato.

Persone

PRESIDENTI CO-ENFER DA VISURA STORICA DEL 2021

Dal 1978 al 1982
GLAREY ORESTE

Dal 1982 al 1984
 THOMAIN ALBINO GIULIO

Dal 1984 al 2000
NARDO LUIGI

Dal 2000 al 2003 BALLERINI FAUSTO

Dal 2003 al 2012 ALLEYSON CHRISTIAN

Dal 2012 ad oggi
PATAT SARA

Atti costitutivi

Il 2 giugno 1972 l’Enfer d’Arvier ottenne la Denominazione di Origine Controllata

La storia

La leggenda narra che due viandanti, passando per il borgo di Arvier, chiesero alla domestica del parroco dove poterlo incontrare. Lei rispose: “Il soufre à l’enfer”. La frase si può interpretare in due modi. Voleva dire: “Il sacerdote è all’inferno che soffre” oppure “E’ all’Enfer che dà lo zolfo”?

Con tutta probabilità il parroco era a lavorare nelle vigne dell’Enfer, così chiamate perché situate in un magnifico anfiteatro naturale, con piena esposizione a sud e microclima caldissimo, nonostante si trovino nell’alta Valle d’Aosta, a 800 metri sul livello del mare. La fortissima irradiazione solare riscalda il suolo tanto da far meritare al sito l’appellativo di Enfer (inferno).

La storia racconta che nel 1312 Rodolphus de Avisio possedeva alcuni vigneti nell’attuale zona dell’Enfer. Nelle vigne di Gollyz Richard, a Liverogne, sicuramente da almeno 700 anni quindi, si continua a produrre vino pregiato.

In un’antica cronaca, si narra poi che nel 1494 Giorgio di Challant accoglie il re di Francia Carlo VIII, di passaggio in Valle d’Aosta, con abbondanti libagioni accompagnate dal vino Enfer di Arvier, vero e proprio gioiello dell’enologia alpina.

Un vino dalla grande storia, intenso, ben strutturato e dal sapore corposo, l’Enfer di Arvier è stato tra i primi vini valdostani a ottenere, nel 1972, la Denominazione di Origine Controllata.

Arvier, una comunità nella storia – parte prima (PDF)
Arvier, una comunità nella storia – parte seconda (PDF)

Scansioni tratte dal libro:
A.A.V.V. ” Arvier. Una comunità nella storia” Musumeci, Quart, 2004

La cooperativa

Nel 1978 nasce ad Arvier la CoEnfer, una piccola cooperativa che gestisce l’intero processo vitivinicolo sino alla commercializzazione del vino. I soci sono circa un centinaio e conferiscono i terreni vitati che si trovano nei Comuni di Arvier e di Avise.

La produzione annua dell’eccezionale prodotto di nicchia è di circa 35-40.000 bottiglie; vengono impiegate per l’85% uve del vitigno autoctono Petit Rouge.

Dal 2005, l’arrivo dei soci del Comune di Avise ha permesso la realizzazione di nuovi vini, il Pinot Gris Soleil Couchant e l’autoctono Mayolet che, coltivato ai piedi di due splendidi manieri medievali, prende il nome di Vin des Seigneurs.

Dal 2012 è Presidente della CoEnfer Sara Patat, una giovane donna che, con coraggio e passione, ha scelto di convertire l’intera superficie vitata al metodo biologico, per garantire un vino che sia la vera espressione delle caratteristiche climatiche e geologiche del territorio.

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