I vitigni autoctoni

Petit Rouge: è il vitigno più coltivato nella media valle e ha trovato idonei ambienti di coltivazione a Saint-Pierre (zona del Torrette) e ad Arvier (zona dell’Enfer), dove esalta al massimo le sue peculiarità. E’ particolarmente resistente ai rigori invernali, ma facilmente soggetto alle scottature da sole. Ha grappolo da medio a grande, conico piramidale. L’acino è medio, di colore blu violaceo, la polpa è succosa.

Fumin: viene coltivato sulla sinistra e destra orografica della Dora Baltea, da Saint-Vincent ad Arvier; è ancora molto diffuso nei vigneti di Aymavilles. Se usato in assemblaggio, apporta colore, acidità e componente tannica. In purezza ha un equilibrato rapporto tra gradazione zuccherina e acidità totale, ma deve essere affinato per arrotondare i suoi tannini. Anch’esso resiste al gelo invernale, ma è sensibile al sole estivo. Ha grappolo piramidale, acino di buona consistenza e blu opaco.

Mayolet: l’attuale zona di coltivazione corrisponde a quella occupata nell’Ottocento (sia sulla destra che sulla sinistra orografica della Dora Baltea, da Saint-Vincent ad Avise, fino a 800 metri slm). In uvaggio apporta finezza, ma anche morbidezza; in purezza dona acidità e profumi. Il grappolo è piccolo, cilindrico, molto compatto, l’acino è di colore blu, con polpa succosa.