Sostenibilità ambientale

La Cooperativa ha intrapreso la strada della sostenibilità ambientale da qualche anno decidendo di convertire tutta la produzione al metodo biologico (circa 7 ettari, dalle 30.000 alle 50.000 bottiglie annue). Siamo certificati da Valoritalia srl.

Pratiche agronomiche mirate assicurano da tempo la salubrità e la fertilità del terreno, partendo dall’idea che il suolo sia un organismo vivente e ricettivo e che, per ottenere un vino che sia la vera espressione del terroir, sia necessario preservare l’armonia dell’ambiente naturale.

Un suolo in equilibrio con le forze naturali può contenere fino a un miliardo di organismi viventi per grammo, diversi a seconda della geologia del suolo, ma anche del microclima, della pendenza del terreno, dei venti dominanti, dell’orientamento del vigneto, della vicinanza o meno di un fiume. E’ nel vigneto che “si fa il vino”, non in cantina. Una viticoltura sana lascia che le cose si facciano da sé e non concepisce la cantina come un laboratorio chimico. Nel 2013 è stato prodotto per la prima volta prodotto l’Enfer bio senza solfiti aggiunti.

I vigneti dell’Enfer sono “eroici” perché si trovano in versanti a forte pendenza. Decidere di lavorarli, tenendo conto anche delle difficoltà economiche dovute alla scarsa meccanizzazione, porta a limitare il dissesto idrogeologico e a conservare la bellezza dei paesaggi vitivinicoli. Anche questa è sostenibilità ambientale.

 

L’Enfer ha ottenuto inoltre un Marchio di qualità da parte del Parco Nazionale del Gran Paradiso in quanto risponde a precisi standard di tipicità territoriale e soddisfa procedure di sostenibilità ambientale e di sfruttamento compatibile delle risorse del territorio.

 

Altre iniziative in proposito:

uso del suolo: non vengono usati concimi chimici, ma viene seminata l’erba tra i filari delle vigne, con la quale si ottengono sfalci verdi utilizzati come compost

– uso dell’acqua: risparmio idrico ed energetico in vigna (impianto microirriguo) e in cantina (oculato uso dell’acqua per i lavaggi)

– riduzione di gas climalteranti nell’atmosfera: uso di bottiglie più leggere (nel trasporto vengono prodotte meno emissioni di anidride carbonica) e nel futuro utilizzo di carta certificata FSC per etichette e imballaggi

– per il risparmio energetico: sono riscaldate solo le sale utilizzate e solo in certi orari

– nel settore rifiuti: si pratica da tempo la raccolta differenziata.